Il rilassamento, del quale parliamo in altro articolo, rappresenta la base propedeutica per il lavoro legato alla visualizzazione ideomotoria.
La visualizzazione ideomotoria, o “imagery”, consiste nella rappresentazione mentale sistematicamente ripetuta e cosciente dell’azione motoria (Frester, 1985), che deve essere appresa, perfezionata o stabilizzata, senza che vi sia una esecuzione reale, visibile esternamente, di movimenti parziali o globali (Corbin, 1972).
Le caratteristiche principali dell’allenamento ideomotorio sono la capacità individuale di provare sensazioni in assenza di stimolo, la consapevolezza nell’esecuzione di questa attività mentale e l’assenza di movimenti visibili, durante tale attività. In questo modo l’allenamento ideomotorio facilita e supporta l’apprendimento del movimento o del singolo gesto tecnico ed ottimizza l’esecuzione motoria.
Un famoso tuffatore olimpico testimonia molto bene, a mio parere, l’utilità e la funzione della visualizzazione ideomotoria dal punto di vista di un atleta di alto livello: “Ho ripetuto i miei tuffi mentalmente nella mia testa. La sera, prima di andare a dormire ho sempre ripetuto i miei tuffi. 10 Tuffi. Ho iniziato con un tuffo frontale, il primo della serie che dovevo fare a Rio, ed ho immaginato tutto come se fossi effettivamente li. Ho visto me stesso sul trampolino con lo stesso costume da bagno. Tutto era lo stesso. Ho visto me stesso nella piscina dei tuffi a Rio mentre mi tuffavo. Se il tuffo era sbagliato, Andavo indietro e lo ripetevo ancora ed ancora mentalmente. Mi ci vuole una buona ora prima di completare la visualizzazione di tutti i miei tuffi, ma per me funziona meglio che una sessione di allenamento fisico. Mi sento come se fossi davvero sul trampolino. A volte mi prendo tutto il weekend e pratico la visualizzazione 5 volte al giorno come se davvero fossi la. Oppure vado al nostro centro floating e con una sessione di 2 ore riesco a mantenermi il weekend libero per la famiglia.”
Lavorando perciò partendo dalle basi con il rilassamento e la visualizzazione, l’individuazione della propria “zona funzionale”, le emozioni che favoriscono e accompagnano la riuscita delle migliori prestazioni, si può raggiungere l’obiettivo di vivere con maggiore equilibrio, funzionalità, propositività la prestazione in allenamento ed in gara e raggiungere così gli obiettivi desiderati.
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