Il Mental Coaching. Un completamento per l’atleta pensante.

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Luca, guardia di una squadra di pallacanestro, tende a diventare nervoso durante la gara, e più l’incontro si fa difficile, più Luca si innervosisce perdendo lucidità e peggiorando drasticamente la sua prestazione.
Giovanna, ginnasta, ambisce ad entrare nel gruppo della nazionale, si allena con costanza e dedizione ed è decisa a migliorarsi giorno dopo giorno. Durante le prove in gara però, Giovanna non riesce a mantenersi focalizzata e concentrata e tale situazione genera in lei un senso di insicurezza. Questa condizione la porta ad incorrere in errori a causa dei quali non riesce a fare il sospirato salto di qualità.
Marco, coach di una squadra di pallavolo femminile di medio/ alto livello, è insoddisfatto perché le sue ragazze in campo, pur giocando con voglia e determinazione, non riescono a mettere in gara tutto il lavoro fatto in allenamento, perdendo in intensità e lucidità tanto da finir spesso per perdere partite a lungo dominate, anche con team tecnicamente inferiori.
Queste ed altre situazioni si verificano di continuo nello sport e frequentemente, al termine della gara, si sentono allenatori, atleti o dirigenti, spiegare una sconfitta ed una prestazione insoddisfacente parlando di calo di concentrazione, disattenzione, mentalità sbagliata, approccio psicologico non adeguato ed altri fattori inerenti l’aspetto mentale dell’atleta o della squadra.
La questione che però mi sorprende è rappresentata dal fatto che, a discapito di quanto dichiarato nella maggior parte dei casi circa l’importanza dell’aspetto psicologico, la preparazione mentale dell’atleta non ricopre un ruolo altrettanto significativo quanto quello atletico e tattico- tecnico.
È questo il motivo per cui credo che sia importante che le società sportive mettano a disposizione degli atleti e dello staff tecnico, un professionista che possa garantire un completamento del percorso di formazione, di crescita e miglioramento dal punto di vista dell’approccio psicologico attraverso incontri periodici di Mental coaching.
Accanto alla preparazione atletica e tecnico-tattica, un percorso di mental training supporta l’atleta ad essere maggiormente consapevole degli stati emotivi e cognitivi legati alla prestazione massimizzando, al tempo stesso, lo sviluppo di una serie di attività di base tra loro in relazione.
L’atleta, in questo modo, sarà in grado di gestire al meglio le fasi di preparazione in vista dell’evento sportivo, quelle immediatamente precedenti alla gara, quelle durante lo svolgimento della stessa e quelle successive, in maniera consapevole ed autonoma.
Solo quando la cura dell’aspetto psicologico verrà considerato al pari degli altri generalmente trattati come primari, si potrà parlare di un allenamento dell’atleta nella sua totalità di sportivo ed essere umano.